XXXIII Già fiammeggiava l'amorosa stella

Già fiammeggiava l'amorosa stella
per l'oriente, et l'altra che Giunone
suol far gelosa nel septentrione,
rotava i raggi suoi lucente et bella;
levata era a filar la vecchiarella,
discinta et scalza, et desto avea 'l carbone,
et gli amanti pungea quella stagione
che per usanza a lagrimar gli appella:
quando mia speme già condutta al verde
giunse nel cor, non per l'usata via,
che 'l sonno tenea chiusa, e 'l dolor molle;
quanto cangiata, oimè, da quel di pria!
Et parea dir: Perché tuo valor perde?
Veder quest'occhi anchor non ti si tolle.