CXIII Qui dove mezzo son, Sennuccio mio

Qui dove mezzo son, Sennuccio mio
(così ci foss'io intero, et voi contento),
venni fuggendo la tempesta e 'l vento
ch'ànno súbito fatto il tempo rio.
Qui son securo: et vo'vi dir perch'io
non come soglio il folgorar pavento,
et perché mitigato, nonché spento,
né-micha trovo il mio ardente desio.
Tosto che giunto a l'amorosa reggia
vidi onde nacque l'aura dolce et pura
ch'acqueta l'aere, et mette i tuoni in bando,
Amor ne l'alma, ov'ella signoreggia,
raccese 'l foco, et spense la paura:
che farrei dunque gli occhi suoi guardando?