CXXII Dicesette anni à già rivolto il cielo

Dicesette anni à già rivolto il cielo
poi che 'mprima arsi, et già mai non mi spensi
ma quando aven ch'al mio stato ripensi
sento nel mezzo de le fiamme un gielo.
Vero è 'l proverbio, ch'altri cangia il pelo
anzi che 'l vezzo, et per lentar i sensi
gli umani affecti non son meno intensi:
ciò ne fa l'ombra ria del grave velo.
Oimè lasso, e quando fia quel giorno
che, mirando il fuggir degli anni miei,
esca del foco, et di sí lunghe pene?
Vedrò mai il dí che pur quant'io vorrei
quel'aria dolce del bel viso adorno
piaccia a quest'occhi, et quanto si convene?