CCCXXXVII Quel, che d'odore et di color vincea

Quel, che d'odore et di color vincea
l'odorifero et lucido orfente
frutti fiori herbe et frondi (onde 'l ponente
d'ogni rara excellentia il pregio avea),
dolce mio lauro, ove habitar solea
ogni bellezza, ogni vertute ardente,
vedeva a la sua ombra honestamente
il mio signor sedersi et la mia dea.
Anchor io il nido di penseri electi
posi in quell'alma pianta; e 'n foco e 'n gielo
tremando, ardendo, assai felice fui.
Pieno era il mondo de' suoi honor' perfecti,
allor che Dio per adornarne il cielo
la si ritolse: et cosa era da lui.