Capitolo 11

IL GIORNO DOPO [ 1 ]

"Estratto del discorso tenuto dal Compagno
Presidente Mengistu Hailemariam"
[ 2 - 3 ]
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--- Diversamente dai loro compatrioti in altre regioni dell'Etiopia, le masse della Regione Eritrea non hanno saputo trarre vantaggio dalle favorevoli condizioni create dalla rivoluzione e pertanto costruire pacificamente un ordine nuovo e giusto. Questo perchè quei traditori che sono una disgrazia per i nostri valorosi compatrioti credono nella legge del fucile e hanno posto ostacoli sulla loro strada.

I lavoratori di questa regione in precedenza sono stati separati dai loro compatrioti dall'agressione colonialista. Pure essi sono stati assoggettati, in seguito, alle ingiustizie socio-economiche perpretate dal sistema feudo-borghese contro tutti gli etiopici oppressi. Come se questo non bastasse, essi sono anche stati molestati da separatisti che sono i ragazzi erranti di forse reazionarie imperialiste ed altre. Offese molteplici e crudeli sono state commesse contro di loro. Dato che era questa regione a nord del nostro paese che è servita come fronte principale lungo il quale i nostri nemici ci hanno confrontato sin dall'inizio della nostra Rivoluzione nel 1974 mirando a stroncarne il germoglio e mettendo in pericolo la nostra unità, le masse han dovuto pagare enormi sacrifici pure in questo contesto.

Nel corso di quella disastrosa situazione, in particolare la classe operaia della regione ha dovuto sostenere inutili sacrifici mentre tanto gli anziani quanto le donne si trovavano ad alimentare le fiamme e della guerra. Le masse Etiopiche non confrontarono il loro dramma con indiferrenza. Ne avrebbero verosimilmente potuto farlo.

Le masse, la cui storia è repleta di gloriose battaglie per la libertà, non si sono chinate in umiliazione neanche durante il periodo critico di quella febbrile attività quando ogni momento era colmo di prove e tribolazioni. Anche se nemici confermati e traditori si sono uniti ed hanno assalito le masse da tutte le direzioni, la popolazione non ha ceduto a loro. Avendo scelto di sostenere qualsiasi sacrificio resosi necessario piuttosto che separarsi dal loro onore e vivere in pace sotto il giogo della schiavitù, le popolazioni hanno affrontato con determinazione i propri nemici.

La maggior parte delle guerre combattute onde proteggere l'indipendenza e l'unità dell'Etiopia hanno avuto svolgimento nei dintorni della Regione Amministrativa dell'Eritrea. Tali essendo le cose, è stato destino delle popolazioni di quella regione sopportare il peso delle varie sfide alle quali sono state sottoposte nel corso dei tempi.

Questa regione nel nord del nostro paese è innegabilmente il centro e la culla della nostra civilizzazione, ove le eredià - unicamente etiopiche - culturali, religiose, gli alfabeti e così via si sono originati. É pure innegabile che i ripetuti atti di aggressione nei nostri confronti sono stati a noi diretti precisamente attraverso questa medesima regione.

--- Ingaggiare una battaglia che richiede i supremi sacrifici della vita in difesa della nostra indipendenza, unità, diritti e onore, non giunge a noi Etiopici ne strano ne nuovo. Anche nella presente contingenza storica, non scorgiamo la nostra unità in isolamento dalla nostra Rivoluzione e neanche la nostra Rivoluzione in isolamento dalla nostra indipendenza. La nostra rivoluzione è una garanzia per la nostra libertà. É la nostra rivoluzione che rende completa la nostra indipendenza. La battaglia nella quale ci siamo attualmente imbarcati, è pertanto la battaglia per la libertà e l'indipendenza totale.

Quello che estensivamente la nostra storia testimonia e che estensivamente è citato e quotato in Etiopia dimostra chiaramente che sempre siamo stati gelosi della nostra indipendenza, un'indipendenza che è stata saggiata e purificata nel crogiolo della guerra. Questa storia gloriosa della masse e di tutti gli autentici Etiopici è una e la medesima con nostra entità. Questa realtà è fin troppo ovvia per i cittadini patriottici per essere menzionata.

--- La storia dell'umiliazione apportata dagli autentici figli e figlie dell'Etiopia alle ben organizzate ed equipaggiate forze Italiane sono testimonianza del nostro valore ed eroismo. Il sangue di quei incomparabili patrioti dell'Etiopia caduti sui campi di battaglia di Koatit, Senafe, Keren, Massawa e altrove galantemente combattendo il nemico corpo a corpo non è stato sparso invano. É il prezzo, in sangue, pagato per il diritto, l'onore, la dignità e la libertà di tutti gli Etiopici.

--- Dato che l'Etiopia pre-rivoluzionaria era un paese dove l'oppressione basata sulla classe, nazionalità e sesso regnavano, appare evidente che pure le masse della Regione Amministrativa dell'Eritrea han dovuto condividere quell'amaro calice. Pertanto: la lunga lotta delle genti della Regione Amministrativa dell'Eritrea contro atroci regnanti all'unisono con i loro compatrioti nelle altre regioni del paese.

--- Essendosi eretti a piena sconfitta degli sfruttatori e oppressori, la classe operaia non solo li ha confrontati con una vasta gamma di domande concernenti i loro diritti, ma unitamente ha anche somministrato un colpo al loro nemico comune eradicando completamente il sistema feudo-borghese. La rivoluzione ha ora raggiunto uno stato invincibile e continua ad avanzare.

--- Sin dall'insurrezione della classe operaia in difesa della loro genuina libertà, numerosi gruppi anti-popolo sono emersi sulla scena mirando a soffocare la battaglia. I cosidetti "Jehba" e sua progenie che chiamano se stessi "Shabia" e "Al-Wada", si son trovati nella prima linea delle controrivoluzioni particolarmente in questa regione del nord.

--- Il danno materiale che i secessionisti hanno apportato e la miseria e la destituzione alle quali hanno assoggettato le popolazioni per la causa che essi ipocritamente dicono di servire, è semplicemente incomputabile in termini tangibili.

--- Sadicamente i secessionisti hanno rovinato tutte le moderne fattorie su larga scala che sono state trasformate in proprietà pubblica mentre non le hanno neanche toccate fintanto che erano in mani capitaliste aliene. Considerando il fatto che essi generalmente hanno distrutto proprietà pubbliche di considerevole grandezza non verrebbe difficile stimare le spese incorse dallo sforzo per la guerra.

Oltre a sostenere il danno da loro inflitto alle maggiori infrastrutture, ci siamo ritrovati forzati a spendere miliardi di Birr [ 4 ] in difesa dalla nostra unità e della rivoluzione. Se avessimo diretto queste risorse allo sviluppo nazionale, quanti ospedali, scuole, nidi d'infanzia, impianti industriali, fattorie moderne e facilitazioni sociali per gli anziani sarebbero state costruite?

--- Per via dell'indicibile distruzione apportata dai secessionisti, molte genti hanno sofferto e si son trovate sull'orlo della morte per mancanza di cibo e acqua. In verità, è inutile dire che necessità di base quali carburante, acqua, elettricità, facilitazioni mediche e affini erano si rare da essere considerate lussuose. Durante questo periodo di tribolazione e miseria, il Governo rivoluzionario non ha risparmiato sforzi per migliorare le dure condizioni della popolazione.

I banditi non si sono semplicemente limitati alla distruzione di vita e beni. Essi si son spinti sino a cercare di coprire la nostra storia con uno sporco manto che hanno ricucito assieme riunendo i logori fili dei loro sogni come se l'Etiopia non fosse un paese rispettato e temuto che è esistito a lungo salvaguardando la propria nazionalità sovrana in questo continente e in questa regione; un paese che ha ripetutamente umiliato gli aggressori espansionisti che avevano gettato occhi avidi su di esso; un paese che ha fornito rifugio a espatriati maltrattati e sfruttati, in breve un paese con un passato glorioso impeccabile.

Anche se essi possono aver agito nel nome del popolo e seminato i semi della discordia e confusione, sin da quando sono emersi sulla scena della storia questi rifiuti non hanno ottenuto guadagni tangibili per se stessi o realizzato i loro sogni selvaggi, tantomeno apportato benefici alle masse.

--- Non abbiamo mai agognato la guerra. Il Nostro Esercito Rivoluzionario è stato forzato a scendere in guerra non in quanto lo desiderasse ma perchè questa era l'unica alternativa alla quale poteva ricorrere onde evitare una guerra ancor più sanguinosa.

--- Oggi non è più possibile commerciare nel nome delle masse avendo queste propriamente già riconosciuto il loro ruolo come fautrici della loro stessa storia. Un ulteriore motivo di mal celata presa di posizione è evidente di fronte alle masse. La scelta ora è tra rivoluzione e controrivoluzione. Non vi può essere altra scelta.

--- Quando l'Etiopia, dopo un lungo e doloroso travaglio, dette alla luce la Rivoluzione che l'avrebbe liberata dalla sua tragica ed umiliante situazione, il suo sentiero divenne ricolmo di ostacoli, barriere e spine.

Compatrioti, date il vostro verdetto!

Dobbiamo combattere contro l'ignoranza, la disoccupazione e la prostituzione o contro i sleali banditi secessionisti?

Dobbiamo combattere contro la fame, le malattie e la deprivazione o contro gli elementi sovversivi interni e i sabotatori?

Dobbiamo combattere contro la povertà e il sottosviluppo o contro gli invasori esterni?

Come è che, in un periodo mentre il mondo intero esercita il massimo sforzo e procede a grandi passi nel sentiero della civilizzazione, noi, che siamo stati fortunati ad avere un così bel paese, riccamente dotato dalla natura, stiamo ancor giocando a devastare le nostre vite?

L'uomo è superiore a tutte le cose viventi. Lui è dotato del potere di pensare, creare, discernere e adeguatamente formare, ordinare e plasmare la propria vita. Egli deve pensare e deve prendere decisioni. Deve cimentarsi nel dialogo e nel criticismo. Invece di distruggere egli deve costruire. Come altrimenti si può sostenere che le genti hanno espletato il loro ruolo storico?

--- Lavoratori, contadini, giovani, donne, anziani e patrioti della Regione Amministrativa dell'Eritrea, erede della fiera storia della Madre Etiopia!

Tutti questi genuini cittadini d'Etiopia, fieri del fatto che questa Regione Amministrativa è la sorgente della loro civilizzazione e le fondamenta della loro Madrepatria hanno mandato i loro amati figli e figlie al tuo fianco e a lungo hanno pagato pesanti e preziosi sacrifici perchè non vi può essere tregua fintanto che questa Regione Amministrativa non è liberata dagli stivali violenti dei nostri nemici e ricostruita a nuovo. Ora come nel futuro essi continueranno ad essere al tuo fianco. Siamo confidenti, pertanto, che non è lontano il tempo quando testimonieremo la realizzazione delle mire della campagna della "Stella Rossa"; obiettivi che sono necessari per la ristorazione della pace e l'accellerazione dello sviluppo tramite il vostro sforzo unito e quello dei vostri alleati.

Mi appello a tutti i cittadini che sono devoti al pieno successo di questa emancipante, luminosa e totale campagna, all'unità e integrità territoriale della Madrepatria per i quali i nostri padri si sono sacrificati in tutte le epoche per promuovere la pace, l'eguaglianza e la prosperità comune; di sfoderare lo stendardo della verità e accellerare la loro marcia verso il giorno luminoso che lo attende.

Tutti quelli che affermano di essere vostri figli e figlie e partecipano per il vostro bene e progresso saranno messi alla prova in questo momento decisivo. Pertanto, le vostre famiglie spezzate devono essere riunite. Le vostre capanne dilapidate devono essere riparate. Pertanto, le classi lavoratrici di tutta l'Etiopia devono essere degne del loro traguardo storico accellerando il loro passo e ritmo lungo il nuovo sentiero del progresso e dello sviluppo sul quale ci siamo imbarcati. Per far questo esse devono lavorare con un cuore unico e in cooperazione totale.




1 - " … from the Record of the Congress of the Red Star Multifaceted Revolutionary Campaign" - Government Printing Press - 1982 - Asmara.
Traduzione in lingua italiana dell'autore che si assume la completa responsabilità per qualsiasi errore di traduzione o interpretazione cercando di mantenere quanto più possibile fede al testo originale inglese, di per se già una traduzione dall'originale in lingua amarica.
2 - Il Presidente Mengistu Hailemariam è il fautore della Rivoluzione Socialista Etiopica e l'attuale Capodi Stato del paese.
3 - Al momento di riscrivere queste righe, 13 anni dopo, aggiungo questa nota:
Con la mediazione dell'ex presidente J. Carter degli Stati Uniti aveva termine la guerra separatista e il regime totalitario Marxista - Leninista in Etiopia e Mengistù Hailemariam riparava nello Zimbabwe ove, con i propri familiari e i suoi più stretti collaboratori, è ancora sotto la protezione del governo di detto stato. L'Etiopia ne ha fin'ora inutilmente chiesto l'estradizione per processarlo per crimini di guerra e contro l'umanità. Il suo regime ha causato la morte di oltre mezzo milione di persone.
4 - La valuta corrente in Etiopia. All'epoca U.S.$ 1.00 = 2.07 Birr.
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9 - Il professore 10 - Guerra e pace 12 - Epilogo